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Sei in: Home Le testimonianze Testimonianze "Valentina Bruni"

"Valentina Bruni"
Scritto da Davide Di Bonaventura   

Che dire? Purtroppo e per fortuna abbiamo solo le parole per esprimere l’infinito. Anche perché l’infinito per svelarsi usa un’esperienza, non parole. Ecco che allora solo lo Spirito Santo potrà aiutare a comprendere questa testimonianza su Vale, solo la Parola di Dio ci aiuta.

14 Dicembre 2005: l’incontro. Che può essere anche quello di ogni lettore con Vale. Uno sguardo, un sorriso, che porta ad Altro. Stavo vivendo una settimana di convivenza con una comunità cristiana e il sacerdote ci annuncia che quel giorno ci sarebbe venuta a trovare una ragazza che stava male, ma che aveva una grossa fede, il suo nome era Valentina.

Allora? Sembrava una conoscenza “normale” ma Dio quella sera si servì di me come strumento per raggiungerla nello scambio della pace durante la Messa. Era consono per noi della comunità abbracciarci in quel momento della funzione e lei capitò essere seduta dietro di me….mi girai e, nonostante ci conoscessimo da poco più di un’ora, la strinsi a me…momenti scolpiti nel cuore e nella mente….volevo semplicemente comunicarle la gioia che vivevo in quei giorni, in cui cercavo di far vivere Cristo in me. La sera, durante la riunione comunitaria, arriva un sms sul cell del Don: “Stasera ho sentito per un attimo l’abbraccio di Dio nell’abbraccio di Davide durante lo scambio della pace!dillo pure a tutti…una conoscenza mi ha fatto assaporare la Conoscenza. Grazie Davide…grazie al buon Dio.

Un silenzio totale, il mio sguardo si abbassò come quando ti trovi davanti alla Sua maestà divina, alla Sua potente Misericordia nei tuoi riguardi, come quando ti accorgi di essere davanti al Dio vivente….prima di andare a dormire, quasi incredulo, mi feci mandare l’sms dal Don…Mistero.

Passano i giorni e il 30 Dicembre mi arriva un altro sms: “Dolce Davide ieri Gianluca è passato da me e mi sono fatta lasciare il tuo numero! Sai questi non sono giorni facili ma sento la vicinanza anche della tua preghiera che mi sostiene. Appena passerà febbre e dolori staremo un po’ insieme, ok? Ora dovunque sei divertiti e sorridi. Vale.” Ero di ritorno da un campo invernale con la mia parrocchia, un po’ pensieroso, e quel sms era una scossa piena di vita e per la vita proprio nel momento giusto.

Spazzata via la tristezza in un attimo e nello stesso momento il primo richiamo alla mia coscienza: ma pregavo per lei?

Il 7 Gennaio vado a trovarla, trovo tanti amici, ora anche miei amici, a pregare. Anch’io prego per lei ed entro in contatto con quei volti, così somiglianti al suo….alle 22:16 un sms di Vale dice: “Sei stato dolce a venire da me! Sei stato un regalo grande e prezioso…il tuo sorriso non perderlo mai! Tv bene piccolo

Il 14 mi invita a casa sua per una pizza ma ho già un appuntamento con la comunità, vado per un saluto e gli parlo dei miei studi…il 19 mi chiede di pregare per lei, il 21 vorrei andare a trovarla ma è dolorante…il 23 si fa risentire ancora una volta, confermandomi il suo bene per me, quanto veda il Signore in me e si preoccupa per i miei imminenti esami…le domande in me sono sempre più frequenti: ma cosa ho fatto per meritare tutto questo? Da dove viene tutta questa stima e amore per me? Il 2 e il 7 Febbraio Vale si fa risentire, per incoraggiarmi agli studi, consigliandomi di invocare lo Spirito d’Intelletto (lo farò sempre poi) e per dirmi che pregava per l’esame di quel giorno (7 Febbraio: “che lo Spirito Santo ti illumini…stai sereno ma combattente. poi fammi sapere…sempre se vuoi!”), infine per ringraziare dei frutti raccolti quel giorno e stimolarmi per il futuro ( “Ringrazia il Buon Dio e stasera regalati qualcosa di bello condiviso con gli amici! Adesso si pensa a diritto…forza piccolo grande uomo, a presto).

Insomma: ma perché Vale, che ha un tumore, pensa a me e ai miei esami? Perché mi ama così tanto e perché riesce ad amarmi dentro quella situazione che vive? Vuoi mettere il tumore con un esame?...il suo amore e la sua fedeltà furono un dono grande, che non seppi subito ridonare. Infatti quando riceviamo un regalo immenso da Dio spesso ci chiediamo perché, che cosa vorrà da noi e il fatto di sentirci amati ci spaventa.

Eccoci arrivati al 19 Febbraio: non scorderò mai quel giorno, quella Domenica, come sempre, ero a vedere la Samb e fra il primo e secondo tempo arriva la telefonata di mia madre…non mi resi conto, non realizzavo, tanto che mi arrabbiai pure per un gol annullato ai rossoblu al 90, fino a quando arrivai a casa sua e la vidi. Mi sentivo schiacciato da quel dolore e da quella angoscia, lì tutte le mie resistenze vennero fuori più prepotentemente e il rimorso di non aver osato con lei, nel conoscerla, nel chiamarla più spesso per chiederle come stava (prendevo la scusa a me stesso di non volerla disturbare), nel non aver vissuto tutto appieno, mi scosse.

Come quando trovi un bel fiore in giardino ma non lo raccogli perché pensi che magari non meriti di portarti a casa qualcosa di così bello e ritorni una settimana dopo e lo ritrovi appassito e secco.

Vivevo quella sensazione di essermi perso un’opportunità, una bellezza che non pensavo di meritare di vivere.

Il Signore, però, è misericordioso e già quel giorno mi lasciò Isa…tramite lei e con lei è nata un’amicizia che mi ha fatto conoscere Vale come avrei voluto e non feci in quei due mesi, così poi è stato con sua sorella Raffaella, Sandro, Anna Chiara, Diletta, Francesca, Alessandra, Lorenzo…volti e rapporti che parlavano di lei e con i quali vivo la stessa amicizia che Vale viveva.

Comunque  già prima che questa amicizia con loro si sviluppasse, passato il dolore iniziale, mi accorsi che lei tramite lo Spirito Santo era una presenza viva nella mia vita. Sostenevo gli esami con lei, non tanto come ricordo o memoria affettiva, quanto come presenza spirituale che mi aiutava. Anche grazie al suo aiuto gli studi cominciarono ad andare ancora meglio, tanto che non ho potuto far altro che dedicarle, oltre ai miei genitori, la mia tesi di laurea.

Solo Cristo Risorto spiega il Mistero di questo rapporto, solo sperimentare l’Amore che vince sulla morte ti permette di credere a tutto questo. Ma questa testimonianza vuole essere anche una mano tesa a chi non crede, poiché chiedendo, avendo fiducia, accogliendo lo Spirito Santo senza lasciarsi sopraffare dal dolore (naturale e che c’è ancora oggi quando penso “umanamente” a lei) può sperimentare la vicinanza e presenza di questa ragazza stupenda, che intercede per tutti presso Dio.

Presenza concreta, alla stregua di quella carnale dei suoi amici e della sua famiglia che mi ha lasciato, come dimenticare che ho vissuto il matrimonio di sua sorella Raffaella, il Battesimo della figlia Giulia, l’affetto materno della mamma Wanda; tutti rapporti vissuti come consegna, come eredità del suo amore che continua dopo la sua nascita al cielo. Sì perché è difficile pensare e dire che Valentina è morta, chi l’ha conosciuta non può che ammettere che è viva, cambiano gli occhi con cui la vediamo, le mani con cui la tocchiamo, ma il suo abbraccio è forte come sempre.

Per tutti quelli che hanno una domanda nel cuore, Valentina è un segno che indica come Dio sia Amore. Dentro il dolore e la sofferenza, ma anche dentro una ferialità che non ho conosciuto ma che mi hanno testimoniato, l’Oltre che questa ragazza ha mostrato, è la possibilità di vivere tutto con serenità, perché certi di un abbraccio paterno che non ci lascia mai.

Vale è per tutti noi, ci ama, e aiuterà chiunque le chiederà di intercedere presso Dio.

 

Grazie Valentina, Tuo per sempre Davide.

 
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