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Testamento spirituale di Valentina

“ Manca ormai poco tempo al mio Venerdì Santo, ti prego quindi, amico mio, di portare le mie parole a tutti coloro che ho conosciuto e che mi sono stati vicino.

Dì a alla mia mamma che è stata la mia vita, che è stato il mio amore, e guai a chi toccava mia madre!

Dì alle mie sorelle Raffaella e Silvia che si vogliano bene, come ne ho voluto io a loro, e che non litighino mai e per nessun motivo, che si vogliano bene sempre.

Dì a Cristian e  a Fosca e anche a Paolo che ho percepito da loro un amore che non avevo mai sperimentato, vero e incondizionato, senza il calcolo del tornaconto.

Dì al Vescovo, che nei due incontri che ho avuto, ho visto in lui il volto dolce e l’abbaraccio misericordioso del Padre, che stia sempre vicino a chi soffre nel corpo e nello spirito.

Dì a don Giovanni di non essere triste, io sarò con il Signore che lui, da buon parroco, mi ha sempre indicato con la sua vita di fede.

Dì a don Andrea che la sua tenerezza è commovente e che il Signore gli donerà tante benedizioni per il suo prossimo sacerdozio.

Il Vescovo, il parroco e il diacono che erano presenti durante l’unzione, insieme a voi, mi hanno fatto sperimentare, come non mai, la presenza di Dio all’interno della sua Chiesa, Grazie!

Dì ai ragazzi del Clan che ho voluto bene a tutti, e se con qualche punto di orgoglio avevo pensato di dover dare soltanto, ho scoperto che , mio malgardo, ho preso tanto da ognuno di loro, senza distinzione e senza classifiche.

Dì alla Comunità Capi che è stata la mia seconda famiglia, dove sono cresciuta e mi sono confrontata, che chiedo perdono a tutti coloro che ho fatto soffrire per il mio orgoglio e perdono di cuore tutti coloro che, pur non volendo, mi hanno arrecato qualche sofferenza. Continuate a seguire i nostri ragazzi, anzi come ci è stato insegnato dai nostri grandi capi del passato, vogliate bene ai nostri ragazzi.

A tutti i miei amici dico di stare vicini, di volersi bene sempre e comunque e di pregare insieme, come avete fatto in questo tempo per me e con me! State vicino alla mia famiglia, so che per loro non sarà facile, ma il Signore non mette pesi che non riusciamo a portare.

Saluto tutti con affetto, ringrazio tutti di cuore per tutto quello che è stato fatto per me, così spontaneamente e senza poter contraccambiare nemmeno con un grazie, assicuro fin da ora le mie preghiere per ognuno, e il Padre buono, ricompenserà ciascuno.

Offro questa mia sofferenza per tutti coloro che ne hanno bisogno, ora so che cosa vuole il Signore da me, ha esaudito la mia preghiera.

Sono certa che al mio arrivo in Cielo ci saranno ad accogliermi il mio papà Sergio, il mio amato don Tonino, il grande Giovanni Paolo II, Franco, Pippo e il piccolo Davide, vedrete starò in buona compagnia!

Se tutto questo può servire per la mia salvezza e per la salvezza di chiunque altro, benvenga la croce e benvenga la morte!

Così sia!”

 
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