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"Un bacio da Carla Giorgio e Alessio"
Scritto da Carla Colapietra   

Parlare di Valentina per me e per la mia famiglia è come parlare di una figlia ahimé purtroppo perduta!

Valentina era la figlia di Wanda la mia migliore amica, e del caro Sergio, amico d’infanzia di mio marito, e quindi l’ho vista nascere e crescere. La differenza di età tra lei, mio figlio e gli altri figli dei nostri amici era minima, per cui sono cresciuti insieme e quello che risaltavano in lei, fin da bambina, erano le sue qualità di simpatia, solarità e bontà d’animo.

Quando aveva pochi mesi di vita, nonna Raffaellina riempiva i suoi biberon di latte e biscotti Plasmon in modo esagerato e la cara Vale mangiava, dormiva e cresceva a vista d’occhio; capii solo allora perché due anni prima Alessio, mio figlio, la notte si svegliava ogni cinque minuti con “buona grazia” mia e di mio marito! ……dovevo anch’io “riempire” il biberon!!!

Vale, crescendo, già delineava un carattere dolce, altruista ma soprattutto caritatevole, cioè predisposto ad aiutare gli altri: forse è per questo che tutta la sua vita è stata dedicata agli Scout, di cui lei è stata sempre una grande protagonista e dove aveva tutti i suoi amici fraterni. Anche il suo indirizzo religioso scolastico indicava ciò.

Wanda mi dice che Vale era la figlia che tutti avrebbero voluto avere. Infatti era lei a cui poteva confidare gioie e dolori, dopo la morte del papà Sergio forse era lei la figura di maggior sostegno psicologico della famiglia. Molte volte mi sono trovata a pensare che Vale era quasi una ragazza d’altri tempi, come oggi non ce ne sono più. Infatti conduceva un avita tranquilla, senza grilli per la testa, fatta quasi esclusivamente di cinema al sabato sera con gli amici e di passeggiate al lungomare di Grottammare.

Per quanto riguarda “l’amore” verso un ragazzo, io non ricordo di aver mai visto Vale “flirtare” con qualcuno, forse non sono sufficientemente informata, ma penso che lei abbia vissuto i suoi sentimenti in modo intenso ma platonico.

La sua cristianità la espletava in tutte le sue azioni, ma i momenti più sublimi in cui l’abbiamo vista, è stata durante la sua brutta malattia. Io penso che ci sia stata veramente della sua “santità” nel suo comportamento: mai un cedimento, mai un lamento, era lei a far coraggio ai suoi cari e ai suoi amici. Ha vissuto quel periodo nella preghiera e serenamente rassegnata.

Io e Giorgio ricordiamo molto spesso il suo ultimo Capodanno che passammo insieme a casa sua. Quella sera vedemmo in televisione un dvd di Gigi d’Alessio, di cui Vale era particolarmente una “fan”, perché ci piaceva così tanto e abbiamo cantato a squarciagola molte canzoni, tutti insieme.

Dopo due mesi ci ha lasciato…anche se le persone come lei non ci lasceranno mai!!!

Ciao Vale, sei sempre nei nostri cuori!

 

Un bacio da Carla, Giorgio e Alessio.

 
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